
Dodici focolai, uno dei quali di origine dolosa, continuano a devastare la costa californiana
CALIFORNIA – Oltre 500 mila residenti in fuga da San Diego; circa mille abitazioni distrutte; 12 mila ettari di vegetazione in fiamme; una trentina di feriti, tra cui quattro vigili del fuoco; un decesso: questo è il bilancio degli incendi che da domenica stanno devastando la California.
La situazione continua a peggiorare. A Nord di Los Angeles è in pericolo la riserva naturale di Angles, habitat naturale di specie protette tra cui il condor e la Pacific Coastal Highway, l'autostrada che costeggia l'Oceano, è chiusa al traffico per diversi chilometri.
Il Governatore della regione, A. Schwarzenegger, per far fronte all’ emergenza ha schierato 1.500 membri della Guardia Nazionale al fianco dei pompieri ed ha chiesto l’invio di aerei antincendio da parte del Pentagono. Il presidente degli Stati Uniti, George W.Bush, ha concesso gli aiuti richiesti ed ha autorizzato la Fema, l'Agenzia federale per la gestione delle emergenze, a coordinare i soccorsi, che saranno finanziati al 75% da fondi federali.
Aiuti sono giunti anche dagli Stati vicini. A Malibu, la città dei ricchi e famosi a nord di Los Angeles, dove ieri sono andati distrutti una chiesa e un castello in stile neogotico e dove le sontuose residenze di vip come Mel Gibson, Jennifer Aniston, e Danny de Vito sono state evacuate, la situazione sta migliorando. L'incendio è infatti parzialmente sotto controllo.
Le previsioni meteo, invece, non preannunciano nulla di buono fino a mercoledì: temperature che sfiorano i 30 gradi, scarsa umidità e forti venti non permettereanno di mettere fine a quella che il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha definito una "perfetta tempesta di fuoco". L'emergenza secondo i vigili del fuoco non verrà risolta prima di domani.
Maria Carola Catalano
Pubblicato su: corriere di roma


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