Dedicato ai martiri del nazifascismo diventerà il luogo della memoria e della cultura. Alemanno: “Luogo migliore per gettarsi alle spalle l’orrendo rito della pena di morte”
Ieri mattina, il parco di Forte Bravetta è stato riconsegnato alla cittadinanza. Ad inaugurarlo, con la deposizione di una corona d'alloro all'ingresso, è stato il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha anche scoperto la nuova targa che dedica il parco “ai martiri di Forte Bravetta”. In questo giardino, infatti, nel periodo fascista hanno avuto luogo le esecuzioni delle pene capitali.
Eugenia Latini, figlia di Augusto, uno dei 77 martiri del Forte Bravetta ha affiancato il primo cittadino della Capitale per tutta la cerimonia. Nel corso della quale, inoltre, è stato piantato un albero di ulivo donato dal Fondo Nazionale Ebraico e proveniente da Gerusalemme.
Presenti all’inaugurazione anche gli assessori capitolini alla Cultura e all'Ambiente, Umberto Croppi e Fabio De Lillo, il presidente dell'Anpi Massimo Rendina, il presidente dell'Anfim Rosetta Stame, il delegato del sindaco alla Memoria Claudio Procaccia, il presidente dell'XVI municipio Fabio Bellini, il presidente del Consiglio comunale Marco Pomarici, il presidente del Consiglio provinciale Pina Maturani ed alte autorità delle forze dell’ordine.
“Questo é il luogo migliore per gettarsi alle spalle l'orrendo rito della pena di morte che qui a Forte Bravetta é stato consumato nel periodo fascista nella nostra città”, ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
“Dopo 60 anni - ha aggiunto il sindaco - restituiamo alla collettività, un luogo importantissimo che per tanti anni è rimasto abbandonato, coperto dai rifiuti ed inaccessibile”.
Il Forte Bravetta diventerà un luogo di cultura e di memoria. Il progetto di riqualificazione dell’area prevede infatti anche la realizzazione di un museo della memoria. Un comitato ad hoc, di cui farà parte anche il Municipio XVI, deciderà in merito alle iniziative che in futuro si terranno nel parco appena inaugurato.
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Maria Carola Catalano


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