
Dopo 80 anni di attività, la storica libreria del quartiere Prati rischia lo sfratto. Troppi i 5.000 euro d'affitto mensile richiesti dalla Southern s.r.l.. Lunedì una riunione per provare a scongiurare la chiusura
Tra qualche giorno la storica libreria Micozzi, di via Giuseppe Ferrari, potrebbe chiudere i battenti. Il prossimo 10 luglio, infatti, è prevista l’attuazione dello sfratto esecutivo. Dopo 80 anni di attività, un simbolo del quartiere Prati rischia, dunque, di scomparire per sempre. Il motivo? Il costo troppo alto dell’affitto del locale. Dopo la Casa delle Bambole che lo scorso marzo ha smesso l’attività nella sua storica sede di via Magnanapoli proprio a causa dello sfratto, la Capitale potrebbe perdere un’altra delle sue botteghe storiche.
E dire che il bilancio previsionale 2009 del Comune, approvato lo scorso 27 marzo dalla giunta Alemanno, prevedeva tre milioni di euro a sostegno delle botteghe storiche capitoline. Che fine ha fatto quel denaro? Il bilancio prevedeva anche lo stanziamento di 300 mila euro per arginare l’emergenza sfratto. Come mai allora quei fondi sono rimasti inutilizzati?
LA STORIA DELLA LIBRERIA MICOZZI
A raccontare a Roma Today la storia della libreria Micozzi è l’ottantenne signora Isabella Meucci, figlia del libraio che negli anni ‘20 mise in piedi l’attività. Dietro il bancone del piccolo locale, stracolmo di libri centenari, racconta: “Ad aprire sono stati i miei genitori. Inizialmente in via Tacito, poi quando nel quartiere sono stati costruiti i primi palazzi si sono trasferiti in via Ferrari. Sin dagli inizi della sua attività, l'azienda ha rappresentato un punto d'incontro sia sociale che culturale per gli abitanti del quartiere, ma anche per quelli residenti in altre zone della città, per la competenza e la serietà del servizio che offre”.
“Quando i miei genitori sono morti”, continua la signora Isabella, “la libreria è stata tramandata a me ed alle mie due sorelle. Successivamente una di loro ha deciso di lasciare e siamo rimaste io e Liliana. Adesso sono proprietari dell’azienda mia figlia, mia nipote e Alessandro Graziani, nipote del libraio titolare di un altro storico negozio, la Libreria Frezza a piazza della Pollarola”.
“Oggi, a parte la grande clientela che frequenta il negozio, formata da esponenti della cultura, del giornalismo, della politica e dello spettacolo, la Libreria Cartoleria Micozzi è un punto di riferimento anche per molti Enti quali la RAI, il Ministero della Marina, la Corte dei Conti e i Tribunali.
All’interno del negozio si possono trovare libri rarissimi del 900, dell’800 ma anche antichi manoscritti del 500”, conclude la signora Meucci.
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Maria Carola Catalano


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