La telenovela di Pino Maniaci, il direttore di Telejato che, dagli schermi della piccola televisione di Partinico (Palermo) denuncia e combatte la mafia senza il tesserino dell'Ordine, sembra volgere al termine.
Finalmente la situazione d'impasse sembra essersi sbloccata, grazie anche all'intercessione del segretario dell'Ordine nazionale, Enzo Iacopino: il giornalista siciliano ha presentato, in questi giorni, la richiesta di iscrizione all'elenco dei pubblicisti.
Una brutta storia quindi che, sembra andare verso un lieto fine. Pino Maniaci è un giornalista coraggioso da sempre impegnato in una dura lotta alla mafia. Attraverso il telegiornale di Telejato, la piccola tv che dirige, da anni porta avanti la sua battaglia, attraverso inchieste scomode sulle cosche e facendo nomi e cognomi dei boss. Il suo lavoro lo ha costretto a vivere sotto scorta, dopo aver subito numerose minacce e perfino un pestaggio in pieno giorno.
Pino Maniaci, però, non era iscritto all'Ordine dei giornalisti della Sicilia, passaggio fondamentale per dirigere un telegiornale, secondo la legge italiana. Maniaci, però, non ha mai richiesto il tesserino, non ritenendolo necessario per svolgere la professione. Ora però, per questa sua “mancanza”, è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione e dovrà risponderne davanti al giudice monocratico di Partinico, il prossimo 8 maggio. Come se non bastasse l'Ordine della Sicilia si è schierato parte civile nel processo, contro il giornalista.
Quest'ultima notizia ha suscitato molte polemiche: non sono mancate accuse di connivenze mafiose all'interno dell'ordine Siciliano e di sfiducia verso chi non ha mai piegato la testa davanti alle prepotenze a fronte di molti giornalisti, dotati di tesserino, che invece non fanno onore alla categoria. Inoltre alcune lievi condanne riportate in gioventù, non connesse alla professione, avevano suscitato dubbi sulla sua accettazione all'interno dell'Ordine.
La palla passa adesso al Consiglio regionale siciliano che dovrà analizzare le carte e decidere se accettare la richiesta di Maniaci.
Fonte: Agenda del Giornalista
L’Ordine nazionale dei Giornalisti “si impegna ad assumere ogni iniziativa utile finalizzata a garantire la libertà di Telejato, testimone di impegno civile destinato a far crescere la speranza di quanti vogliono vivere in una società libera”. Il Consiglio nazionale, che si è riunito oggi, manifesta infatti “viva preoccupazione per le minacce della criminalità organizzata a Telejato, coraggiosa emittente di un’area (quella di Partinico Montelepre) ad alta densità mafiosa”. Per questo l’Ordine invita le autorità a fornire a Pino Maniaci e al suo staff di giovani collaboratori la protezione necessaria a garantire loro la possibilità di continuare “nella vibrante informazione antimafia che caratterizza l’emittente”. Ed auspica che l’attenzione dell’opinione pubblica sulla tv continui ed aumenti per scoraggiare le azioni criminali contro Maniaci e la sua Telejato.
Fonte: Prima Comunicazione


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