mercoledì, marzo 12, 2008

La giovane giraffa Esperanza tornerà in Africa entro l'estate


Lo staff del Bioparco sta già organizzando il volo

ROMA - Esperanza, la giovane giraffa del Bioparco, nata inaspettatamente nell’agosto del 2006, tornerà in Africa. Il clima della Capitale non va bene per lei che fin da piccolissima ha un problema alla zampe: sono “piatte”. Le temperature e gli spazi aperti del continente africano saranno la sua medicina.

Lo staff del Bioparco, in collaborazione con la riserva africana di Kuruman (Sud Africa) sta organizzando un volo speciale con un Boeing 747 cargo per attuare il trasferimento, che avverrà entro l'estate. Non è infatti possibile attendere ancora. La giraffina continua a crescere e potrebbe non entrare più di un aereo. La nave sarebbe a quel punto l’unica soluzione, ma il viaggio sarebbe molto più lungo e stancante. La cabina che consentirà a Esperanza di fare un viaggio da business class, studiata dagli architetti del Bioparco, è invece molto comoda. Ha il tetto regolabile in altezza così da permettere alla giraffa di essere agevolmente alloggiata nella stiva e di poter estendere il collo.

I trasferimenti saranno seguiti in ogni dettaglio da una task force di esperti, tra cui un veterinario specializzato in animali africani, uno zoologo, un etologo e i guardiani del Bioparco che l'hanno cresciuta, oltre ad un cineoperatore che filmerà tutte le fasi. Nell’attesa della partenza di Esperanza – spiega il Presidente della Fondazione Bioparco, Giovanni Arnone - «da domenica prossima (16 marzo), tutti i bambini in visita al Bioparco potranno consegnare, presso la Casa delle Giraffe, disegni e riflessioni sul viaggio della giraffina. Una settimana prima della partenza, poi, saranno selezionate le opere più interessanti e gli autori seguiranno in pullman Esperanza dal Bioparco a Fiumicino e saranno presenti all'imbarco».

Monica Cirinnà, Presidente del Comitato scientifico del Bioparco, commenta così la partenza di Esperanza: "Promessa mantenuta. Per la prima volta nella storia degli animali del Bioparco, un ospite nato in cattività tornerà libero nei luoghi d'origine, a riprova di come la struttura si stia sempre più trasformando in un centro di recupero per animali maltrattati e sequestrati, come luogo per la salvaguardia dei diritti di tutti i cittadini non umani".

Maria Carola Catalano

Pubblicato su: corriere di roma

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good for people to know.