mercoledì, febbraio 27, 2008

Cina, condizioni di lavoro disumane per gli operi delle smart clonate


Fabbriche clandestine: turni lunghissimi per paghe ridicole.

CINA – Individuate circa una ventina di fabbriche clandestine che in Cina copiano la Smart. Sono piccole e piene di schiavi-operai che, senza nessuna preparazione, lavorano per un pugno di monete con rischi di ogni genere. Secondo il direttore vendite della “Shandong Xin Ming Glass Fibre Manufacture Co. Ltd”, Zhang Yinshun, la paga sarebbe l’equivalente di 180 euro al mese. Ma non c’è da fidarsi. Probabilmente è anche più bassa.

Gli operai lavorano a temperature vicino agli zero gradi, in capannoni senza riscaldamento, senza guanti, senza mascherina, senza nessun tipo di protezione a contatto diretto con veleni di ogni tipo. I turni sono di 12-15 ore al giorno e non si fanno distinzioni fra giovani, vecchi o donne. Tutti dormono ammassati su letti a castello in fabbrica.

Ma dove si nascondevano le fabbriche? Alcune in luoghi sconosciuti, altre invece hanno almeno un luogo preciso: quella di cui parlavamo, la “Shandong Xin Ming Glass Fibre Manufacture Co. Ltd” è a Dezhou (città della regione di Shandong a circa 600 km da Pechino). La maggior parte dei laboratori che fabbricano falsi sono concentrati nella provincia di Shandong.

La cosa più incredibile è che il gruppo Mercedes, produttore della Smart originale, non è ancora riuscito a stroncare la clonazione. I falsi finiscono, al ritmo di 100 esemplari al giorno, negli Usa, in Canada e in Europa. Questo perchè in Cina, per legge, le auto elettriche possono avere solo tre ruote mentre queste ne hanno quattro. La Smart taroccata è finita anche su Ebay. Al momento l’asta è ferma a 5.800dollari.

La pricipale differenza tra la versione della Mercedes e quella cinese sta nel fatto che quest’ultima è elettrica. Inoltre la city car made in Cina ha una velocità massima limitata a 50 Km/h ma ha un’autonomia di 100 chilometri.
A giudicare dalle foto, realizzate da Claudius Mainz che mercoledì saranno in edicola su AutoOggi, le automobili differiscono anche e soprattutto per l’affidabilità. Nelle immagini si vedono impianti elettrici avvitati sulla carrozzerie di vetroresina senza molto criterio, connessioni fatte con nastro adesivo e saldature approssimative.

Maria Carola Catalano

Pubblicato su: corriere di roma

Nessun commento: