Sul tema sempre bollente della regolamentazione di Internet, va suscitando un certo clamore negli Stati Uniti la complessa questione della Net neutrality. ovvero la neutralità della rete. Si tratta di un modello meritocratico e neutrale dell’infrastruttura trasmissiva della Rete rispetto ai contenuti che vi transitano.
Una rete neutrale quindi si riferisce ad una rete che non discrimina i pacchetti di informazioni.
Tutto ha avuto inizio con una proposta di emendamento alla bozza di riforma federale delle telecomunicazioni respinta dalla Sottocommissione su energia e commercio della Camera.
Intenzione del Congresso è infatti concedere corsie preferenziali per la banda larga. Ciò significa in pratica concedere ai provider la libertà di progettare i propri network come meglio credono dando priorità a determinati tipi di traffico.
Una rete che dà priorità solo in base alla tipologia dei pacchetti - quelli audio e video viaggiano più velocemente degli altri - ottimizza le performance senza creare problemi: è un modello meritocratico. Si parla, invece, di rete non neutrale quando dà priorità ai pacchetti di un operatore rispetto ai pacchetti di un altro.
L´assenza di paletti di salvaguardia potrebbe portare allo sviluppo di una sorta di Rete a due velocità, basata sui favoritismi e progettata per dare la possibilità a certi servizi di avere enormi vantaggi rispetto ad altri.
Estesa a livello globale, poi, tale normativa differenziata alimenterebbe note pratiche repressive, basti pensare al caso della Cina, che impedisce l´accesso a certi siti con la complicità di Google per i ritorni oscurati di determinate ricerche.
Insomma come sostiene il papà del Web, Sir Tim Berners-Lee in questo modo «Internet rischia di perdere la caratteristica più importante, la sua struttura aperta». Le reti a banda larga aperte sono d´importanza vitale per la nostra società, per la futura crescita economica, per il settore high-tech e per il diritto ad un´informazione libera da censure o controlli. Anche se una politica di non discriminazione dovesse imporre qualche lieve aggravio agli operatori dei network, queste preoccupazioni micro-economiche impallidiscono di fronte ai benefici macro-economici derivanti alla società e all´economia complessiva nel mantenere aperta Internet.
Fonti:
ninjamarketing
SAVE THE INTERNET


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