venerdì, gennaio 22, 2010

Tevere, no alle costruzioni nelle aree esondabili


La Regione Lazio vuole tutelare il Tevere e i cittadini, ma è contro il commissario straordinario. Lucherini: “L’ente preposto è l’Autorità di Bacino”. Al via una petizione contro le scelte di Alemanno. Coordinatore Comitato 2013: “Servono ad effettuare delle varianti urbanistiche”

Non bisogna costruire nelle aree golenali del Tevere, ovvero in quella parte di territorio situata tra la sponda del fiume e l’argine maestro. E’ questa la richiesta che, durante una conferenza stampa sul tema, tenutasi ieri presso la sede del Consiglio regionale del Lazio, hanno lanciato a gran voce il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Carlo Lucherini, il vicepresidente del consiglio del IV Municipio, Riccardo Corbucci (PD), l’urbanista Paula De Jesus e il coordinatore del Comitato civico 2013, Andrea Schiavone.

Un fiume come il Tevere deve avere la foce bonificata e aree golenali e di esondazione libere per potere consentire un deflusso regolare a mare. In caso contrario si metterà a rischio la sicurezza dei cittadini. Il nuovo stadio della Lazio e il Polo delle Nautica nel litorale Ostia-Fiumicino, voluti dall’amministrazione Alemanno, si trovano proprio su aree a rischio esondazione e, dunque, sono potenzialmente pericolosi.

Non andrebbero quindi realizzati. Quello che andrebbe fatto, al contrario, è riaffermare l'importanza della salvaguardia del Tevere e rinforzare le aree golenali così come stabilisce l'Autorità di Bacino, l'ente preposto a pianificare e programmare le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa ed alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione delle acque. L'ente è stato costituito ai sensi dell'art.12 della legge 183 del 18 maggio 1989 ed l’unico, insieme all’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS) a svolgere questo ruolo.

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