
ROMA – Gli americani si rivolgono ai centri d’assistenza informatica non solo per risolvere problemi legati al funzionamento del computer, ma per trovare soluzioni a imprevisti di ogni genere. Lo rivela uno studio condotto da Robert Half, direttore di una importante azienda americana del settore, pubblicato sul sito Robert Half Technology.
Tra le 1400 domande ricevute più frequentemente da oltre cento impiegati di centri di assistenza informatica, sparsi su tutto il territorio degli Stati Uniti, molte non hanno nulla a che fare con il computer: “L'ascensore del mio palazzo si è fermato. Mi può aiutare? Potrebbe installare lo stereo nella mia auto? Può riparare la mia macchina da scrivere? Quanto ci mette a cuocere una patata nel forno a microonde?”. Da queste bizzarre richieste sembrerebbe proprio che gli informatici siano considerati dagli utenti dei tuttologi in grado di risolvere qualsiasi problema.
Dalla ricerca si evince anche un diffuso analfabetismo informatico. Dalle domande collocate nella top ten si deduce, infatti, che il lettore cd, integrato all'interno di molti portatili, viene molto spesso scambiato per un supporto destinato all’appoggio delle tazze da caffè, che molta gente si chiede come mai il mouse senza fili non sia attaccato al computer, non sa come si leggono le e-mail ed entra in panico quando il computer chiede di premere un tasto qualsiasi per continuare.
Katherine Spencer, direttore esecutivo della Robert Half Technology, commentando le simpatiche richieste ha giustamente detto: “La ricerca ha fatto emergere nuove esigenze per il settore: ora sappiamo che un impiegato del servizio di assistenza non deve solo essere preparato ma anche dimostrare doti di pazienza, empatia e senso dello humour”.
Maria Carola Catalano
Pubblicato su: corriere di roma


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