lunedì, aprile 23, 2007

Cina: crescita economica senza paragoni.

Le opportunità che l'Oriente ci offre

Con il suo decisivo +11% del primo trimestre 2007, l’economia cinese ha segnato di nuovo il primato mondiale della crescita. Anche il rapporto tra il reddito cinese e quello americano è migliorato. Nel 1990 era pari all’ 1,73% mentre oggi è sceso all’ 1,25%. Sono tanti i fattori di successo che hanno determinato lo sviluppo dell’economia del Paese. Innanzitutto la Cina è il primo esportatore al mondo di prodotti tecnologici ed il primo produttore di acciaio. Ma è anche il secondo Paese per il consumo di energia ed il terzo per la ricerca scientifica. Quest’ultimo dato è rappresentativo della sua forza creativa che può contare su 3 milioni di laureati l’anno.
A tutto questo si aggiunge che la Cina è un enorme mercato che produce di tutto. Per quanto riguarda i prodotti alimentari il principale è il riso, del quale rappresenta la prima esportatrice al mondo. Molto importante è anche l'industria pesante rappresentata dalla produzione di locomotive, trattori, macchinari per l'industria estrattiva e per la raffinazione del petrolio. L'industria petrolchimica possiede stabilimenti nella maggior parte delle province e delle regioni autonome cinesi e la sua produzione comprende fibre sintetiche, prodotti farmaceutici, materiale plastico e concime azotato. Particolarmente fiorente è infine anche l'industria tessile che impiega più di 4 milioni di lavoratori.
Ulteriore fatto dimostratosi fondamentale per lo sviluppo del paese è stata l’adesione, nel dicembre del 2001, all’organizzazione mondiale del commercio che ha portato alla riduzione dei dazi dal 15 al 9% ed ha dimostrato apertura nei confronti dei prodotti stranieri.
La Cina è anche una grande risorsa finanziaria per almeno due motivi. Primo perchè il tasso di risparmio dei cinesi è altissimo, infatti più del 50% dello stipendio viene messo da parte. Secondo perchè Pechino ha aperto le porte ai capitali occidentali al punto da essere diventata in assoluto la seconda piazza finanziaria.
Quarta economia del mondo dal 2005 si suppone che diventerà la terza entro il 2010 e la prima nel 2040.
A questo punto sorge spontanea una domanda: la crescita economica della Cina è un opportunità o una minaccia per l’economia occidentale? Più motivazioni ci portano a pensare che la risposta più plausibile sia la prima. L’alto tasso di risparmio della popolazione cinese finisce infatti in gran parte sui mercati finanziari internazionali, prima tra tutti quello Statunitense. L’investimento in buoni del tesoro traina l’economia del Nuovo Continente ormai in fase di rallentamento: gli americani spendono più di quanto guadagnano e l’economia globale continua a crescere.
La Cina contribuisce inoltre a creare disinflazione esportando prodotti a prezzi inferiori a quelli locali e costringendo i produttori ad abbassarli.
Non bisogna dimenticare però che il Paese ha i suoi problemi interni quali l’inquinamento ambientale, la sovraproduzione, l’indebitamento delle banche e la corruzione che potrebbero bloccarne lo sviluppo.

Maria Carola Catalano

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